Canalone Margherita

alla quota 1680 m, anticima est del M. Giavons.

Chi approccia, come ho fatto io, le crode del M. Giavons da sud, scopre che le caratteristiche peculiari sono i canaloni che incidono, separandoli, grandi settori di parete; inizialmente non ho dato peso ad una nomenclatura dei canaloni, ma in seguito, quando ho avuto l’esigenza di proporre la zona per un uso alpinistico mi sono reso conto che dovevo nominare i canaloni per una sicura comprensione. Così cominciai col dare un nome al canalone più orientale, il Ghiro; che poi si sdoppia ad un certo punto e fu Ghiro destro e Ghiro Sinistro. Il Rug dal Giavons non ha bisogno di ulteriori appellativi, però riceve in sinistra orografica due canaloni: il più alto è quello della via normale che porta in vetta, il più basso, iniziante con una nera grotta, l’ho denominato Margherita. A circa metà del Canalone Margherita parte la Via Tre Re e dunque la prima parte era di mia conoscenza: non mi restava che percorrere tutto il Canalone Margherita fino in cresta.

La nera grotta all'inizio del Canalone Margherita.

Visuale completa del Canalone Margherita; sulla destra la quota 1680 m (foto aerea di Enrico Girardi).

Approcciandoci alla parte alta del Canalone Margherita.

I massi incastrati da sotto.

Tutto a sinistra della foto si può vedere il pertugio sotto il secondo masso incastrato.

Considerazioni: via piuttosto impegnativa con la roccia peggiore di tutte le vie del Giavons. Le difficoltà sono concentrate nel passare i due massi incastrati che sembrano bloccare il colatoio, ma hanno entrambi la possibilità di passarci sotto.

Foto 1, 3 e 4 di Tomaso Scarsi per gentile concessione.

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